About Sara Malaguti

Sara Malaguti – la fondatrice 

Mi chiamo Sara, sono una Digitalpreneur con la passione per la creatività.

Da piccola volevo fare la scrittrice, da adolescente la storica dell’arte e superati i 20 anni la fotografa. Il risultato? Dopo una laurea in Lettere e successivamente aver studiato Economia per l’Arte e la Cultura a Bologna, mi sono ritrovata a lavorare nella finanza. Ebbene sì, ho lavorato in Borsa Italiana per più di 8 anni, imparando giorno dopo giorno che si può essere creativi anche in una realtà formale e complessa come quella finanziaria. Anzi, a maggior ragione si può fare la differenza grazie alla creatività se si esce dal coro.
Durante quel periodo soprattutto ho potuto vedere con i miei occhi cosa vuol dire avere un sogno imprenditoriale e portarlo avanti, addirittura fino alla quotazione in Borsa. Ho ascoltato storie pazzesche, ho conosciuto persone che hanno ricominciato da zero dopo uno sbaglio, ho studiato i business model più innovativi.

Nel 2017 ho deciso di fare blogging sul serio ed è nato Flowerista.it, inizialmente un luogo virtuale in cui parlare di fiori e creatività in maniera trasversale, oggi molto di più! Ma quello è stato l’inizio del mio “cambio di vita”, che mi ha portato a lasciare una carriera nella finanza internazionale per approdare alla consulenza digitale. Nel mezzo ovviamente ci sono stati tantissimi sbagli e ricominciamenti vari, ma ciascuno di essi mi è servito per maturare la convinzione che ci può essere un modo diverso di fare marketing, specialmente digitale: un modo gentile, non urlato, non ostentato. Un modo che attragga le persone anzichè interromperle.

Sara Malaguti CEO Flowerista

In un mondo come quello digitale, pieno di strategie, codici, dati e professionisti molto sicuri di sé, con il mio approccio cerco di riportare un pò di umanità.

Il Digitale Gentile è, prima di ogni altra cosa, un’opportunità. Non ci sono regole, tutto parte da una introspezione di sè. La chiave per partire e per differenziarsi è scoprire la propria unicità. Mi ispiro moltissimo alla natura – da qui anche il nome Flowerista – da lei ho appreso il concetto di mimesi per cui, se vogliamo essere invisibili, copiamo chi sta al nostro fianco. Se, invece, vogliamo emergere, dobbiamo renderci unici. Flowerista nasce proprio da qui e da una teoria del botanico Stefano Mancuso: i vegetali hanno seguito un percorso evolutivo diverso dal nostro. Non possiedono un cervello ma, non per questo, sono privi di intelligenza. Le piante, a differenza nostra, hanno un’intelligenza diffusa. Così è Flowerista: un ecosistema di cultura diffusa da cui le persone attingono per emergere.

Non ho mai creduto nelle dicotomie assolute. Il mio sforzo è sempre stato quello di unire mondi apparentemente lontani tra loro. Ecco perché anche dopo la nascita di Flowerista non ho mai smesso di contribuire alla creazione di nuovi brand e nuove aree nell’ambito dello stesso ecosistema: nel 2024 ho lanciato lo spin-off Symbiosa, pensato per accompagnare le società benefit e le aspiranti tali in percorsi integrati di valutazione d’impatto, comunicazione sostenibile e change management.  Nel 2025 ho voluto riunito i serious games sviluppati fino a quel momento sotto Playsphera, una nuova area di business dedicata alla formazione aziendale, con l’obiettivo di renderla più coinvolgente e accessibile attraverso una linea di giochi pensati per la trasformazione digitale e culturale delle organizzazioni.

Flowerista è il mio modo di unire i puntini tra settori, idee e persone.