Cosa significa work life balance e come lo smart working può rappresentare un’opportunità per migliorare l’equilibrio vita lavoro.
Work life balance, smart e full remote working sono parole con cui fare i conti tutti i giorni. Spesso l’apparente dimestichezza con terminologie esotiche lascia da parte quel che conta di più: il significato. Così, i pregiudizi e il j’accuse nei confronti delle nuove forme di lavoro prendono piede, distraendo la mente dal vero focus, ovvero l’equilibrio, la salute, il benessere. Sono questi i tre fattori determinanti per riconoscere in modo autentico l’identità della persona, unica protagonista di un percorso professionale e personale all’interno di un’Organizzazione.
Cos’è il work life balance: una definizione
Work Life Balance è un argomento complesso. Proprio per questo, una sua definizione assoluta può risultare di difficile comprensione.
Partiamo dall’analisi semantica, scardinando il fascino dell’inglesismo e andando al dunque. Il Work life balance o life-work balance è una condizione di benessere che una lavoratrice o un lavoratore mira a raggiungere giorno dopo giorno sia professionalmente che personalmente. L’equilibrio, infatti, sta proprio nello stabilire un’affinità d’intenti tra la vita lavorativa e quella privata.
Da dove partire per comprendere come migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa?
Un’analisi autentica del contesto è essenziale per poter parlare di work life balance.
Le ricette segrete non esistono: ogni situazione richiede osservazione e capacità di astrarre qualsiasi giudizio a priori. I contesti sono piccoli o grandi ecosistemi i cui elementi possono determinare una condizione di felicità se e solo se le componenti condividono valori e obiettivi. Ecco perché le persone sono l’unica variabile da considerare come imprescindibile.
Nessuna persona, infatti, è un’isola.
Sono le persone a fare la differenza anche e soprattutto nel caso specifico del lavoro ibrido nelle sue forme più conosciute: smart e remote working.
Work life balance in Italia , una breve panoramica attraverso i dati
Vale la pena dare un’occhiata ai dati, preziosi strumenti per definire una fotografia dei contesti che riguardano tutte e tutti da vicino.
Per l’Italia, ahinoi, la situazione non è delle più felici!
A tal proposito è interessante il lavoro svolto dall’European Life-Work Balance Index che considera alcuni fattori determinanti per il raggiungimento di una condizione di benessere personale e lavorativa:
- Salute
- Riconoscimento finanziario con un salario minimo adeguato
- Congedo di maternità
- Ferie e giorni di pausa
- Media delle ore lavorative da svolgere quotidianamente
- Inclusività LGBTQ+
A questo punto arriva il ranking, la classifica europea che tiene conto dei fattori sopracitati in relazione ad un determinato Paese. Basta scrollare un po’ la tabella proposta per comprendere che l’Italia non occupa di certo il podio. La troviamo, infatti, in fondo al tunnel, al 27esimo posto, prima degli ultimi tre classificati, ovvero Ungheria, Slovenia e Romania.
Ma quali sono gli elementi di chi occupa il podio del miglior work life balance in Europa?
Scopriamo che la Finlandia, prima in classifica, è definita come l’ ”happiest place in the world”. L’Estonia, seconda nel ranking, offre il maggior numero di ferie alle lavoratrici e lavoratori, mentre il Lussemburgo è un esempio virtuoso per quel che riguarda il compenso minimo orario.
Eppure, secondo lo studio di Astra Ricerche per Heineken Italia, per il 44% degli italiani intervistati il Work Life-Balance è una componente fondamentale. Un dato rilevante da tenere in considerazione: le aziende sono chiamate a rispondere a questa esigenza delle lavoratrici e dei lavoratori proponendo non solo un ruolo da ricoprire, ma un riconoscimento valoriale e identitario.
Il mondo del lavoro sta cambiando, soprattutto con l’incalzante presenza dell’Intelligenza Artificiale. Le nuove forme in cui si intende posizionare la dimensione lavorativa sono un fattore chiave per costruire scenari possibili prima e renderli attuali, poi. E qui sorge una domanda: smart e full remote working contribuiscono o meno all’equilibrio tra vita privata e lavorativa?
Smart e full remote working non sono sinonimi: ecco le differenze
La costruzione del significato delle parole smart e remote working è un elemento altrettanto importante da considerare.
Per smart working s’intende una forma di lavoro agile, ovvero un nuovo modo di pensare e strutturare la dimensione lavorativa tenendo conto di alcuni elementi:
- orari e luoghi di lavoro flessibile;
- un’adeguata componente tech per gestire i processi;
- evoluzione degli spazi fisici.
Il full remote working, invece, è una diversa declinazione del lavoro smart in cui un team organizza il da farsi quotidiano senza disporre di un ufficio fisico. La flessibilità oraria, però, non è da considerarsi come fattore imprescindibile: dipende, appunto, dall’Organizzazione.
Ecco perché un approccio utile per fare chiarezza è sì far tesoro di queste categorie, ma concentrarsi sul contesto in questione.
La persona è al centro del work life balance, proprio come accade nel nostro Ecosistema Digitale qui in Flowerista
In pieno spirito Flowerista, parliamo solo di esperienze che viviamo tutti i giorni. Siamo una realtà in full remote, un ecosistema digitale che considera la persona al centro di ogni processo. In sostanza, un ecosistema digitale è “una realtà al cui interno vi sono tante aree di Business diverse, ciascuna con una forte dose di autonomia e nessun tipo di esclusiva […]”
Questa la definizione della nostra Founder e CEO Sara Malaguti che ha dedicato un intero discorso su cosa significa digital ecosystem, tematica assolutamente da approfondire.
Come migliorare il work life balance con una chiara visione aziendale
La visione è tutto. Definirla in modo chiaro e autentico predispone naturalmente ad una completa condivisione. Ecco perchè è fondamentale stilare un manifesto dei Valori in azienda come se fosse una mappa, attraverso un processo di cartografia in cui ogni membro del team si riconosce.
Valori e visione sono le fondamenta che garantiscono una concreta messa in opera di un nuovo paradigma in cui la competizione è sostituita dalla collaborazione e il ricoprire un ruolo significa prendersene cura senza possederlo in senso assoluto. Insomma, la struttura della sharing economy ha radici in espansione che non possono non considerare il benessere della persona. Se così non fosse, sarebbe impossibile rendere concreta la crescita d’impresa e personale, così come l’innovazione.
Il manifesto dei valori in una startup innovativa: la mappa per una comunicazione autentica della visione aziendale
Non è possibile definire una ricetta segreta per il work life balance, bensì esiste una comunicazione autentica della visione aziendale. Ecco perché, come abbiamo detto poco fa, qui in Flowerista abbiamo un manifesto dei valori. Gli ingredienti che rendono possibile coniugare un’esperienza equilibrata tra vita lavorativa in full remote con la vita privata sono:
- Comunicazione autentica;
- Leadership gentile;
- Collaborazione e non competizione;
- Condivisione non solo di progetti, ma anche di valori;
- Curiosità e formazione continua.
Non mancano le occasioni di confronto quotidiano e di team building. Uno degli elementi imprescindibili è costruire uno spazio professionale e sicuro in cui la paura di sbagliare semplicemente non esiste. Anzi, la possibilità di esprimersi è la forza motrice dell’evoluzione, complice la formazione continua e la curiosità nei confronti delle cose del mondo, digitali e non.
Tutto questo rende la collaborazione un’attività autentica in ottica di una reale crescita personale e professionale in cui l’assunzione di responsabilità è motivo di soddisfazione.
Contesto e persone sono le uniche due variabili a fare la differenza quando parliamo di work life balance. Il lavoro del futuro è una storia incredibile tutta da raccontare e migliorare per avere un impatto positivo nei confronti delle persone, dell’ambiente e della società. Smart e full remote working non sono spauracchi che ostacolano l’ equilibrio tra vita privata e lavorativa, ma dimensioni da implementare, ascoltando attivamente il prossimo e pensando al futuro come luogo da costruire e abitare proattivamente.
Digital Marketing Manager per Flowerista
Sono appassionata di Innovazione e Progresso. Amo la scrittura in tutte le sue forme, la creatività, i dati e l’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale. Mi piace immaginare che l’innovazione possa davvero concretizzarsi in progetti utili alle persone, proprio come accade qui, nel mondo Flowerista!