Cosa succede quando le competenze maturate in una vita si incontrano con il mondo digitale? Quando l’età non è più un limite, ma una risorsa preziosa? È quello che sta accadendo oggi: la Silver Economy incontra (e arricchisce) la Creator Economy.
L’aumento dell’aspettativa di vita, il miglioramento delle condizioni socio-sanitarie e la crescente digitalizzazione portano le persone over 65 a ridefinire il proprio ruolo nella società. Sono attive, connesse, curiose, sempre più competenti nell’uso della tecnologia e desiderose di partecipare alla vita sociale, culturale e digitale.
Da questo cambiamento nascono figure nuove, come i Content creator senior e i Silver influencer: persone appartenenti alle generazioni più mature che utilizzano le piattaforme online per condividere le proprie storie e conoscenze. Un fenomeno che sta portando nuova linfa alla Creator Economy, da sempre considerata appannaggio dei più giovani, ma ora sempre più aperta alle voci senior. Scopriamo insieme come!

Silver Economy: un mercato in piena espansione
La Silver Economy, ovvero l’insieme delle attività economiche legate ai consumi della popolazione più matura (nello specifico over 65 o talvolta over 50), non è più un concetto astratto: è una realtà che cresce ogni giorno sotto i nostri occhi.
Basta dare uno sguardo ai dati per capirlo: secondo le previsioni dell’ONU, nel 2050 le persone con più di 65 anni costituiranno circa il 16% della popolazione globale, rispetto al 9% del 2019. E l’Italia? È uno dei paesi più “anziani” d’Europa: l’ISTAT stima che gli over 60 arriveranno a rappresentare tra il 32% e il 37% della popolazione, diventando di fatto oltre un terzo dei cittadini.
Questa trasformazione demografica sta modificando la struttura stessa della nostra società. Certo, comporta delle sfide – soprattutto per il sistema sanitario, previdenziale, assistenziale. Ma porta con sé anche opportunità interessanti, perché i senior non sono solo più numerosi rispetto a un tempo, sono anche più longevi, più attivi e con bisogni sempre più diversificati. Sono, a tutti gli effetti, una forza economica.
In Italia, le persone con più di 65 anni sono responsabili di circa il 60% della spesa totale in beni di consumo. Un dato che racconta molto: questa fascia di popolazione ha un potere d’acquisto stabile e superiore a quello dei più giovani. Ha risparmiato, spesso ha una casa di proprietà e può permettersi di spendere.
Contrariamente ai luoghi comuni, i consumi non si concentrano solo sulla salute: oltre alle spese per l’abitazione e l’alimentazione, oggi i senior investono in viaggi, tecnologia, cultura, benessere, formazione, contenuti digitali. La Silver economy è un mercato vivo, che tocca tanti settori, e che sta diventando sempre più strategico per le imprese.
Teniamo presente che le persone mature di oggi sono molto più dinamiche di quelle di ieri. Avresti mai detto, ad esempio, che negli Stati Uniti circa il 29% degli over 64 gioca ai videogiochi? Insomma, il profilo del “nuovo senior” sfida i cliché: attivo, con un buon livello di istruzione, aperto all’innovazione e sempre più disinvolto nell’uso degli strumenti digitali. È una generazione che vuole vivere appieno questa fase della vita e, perché no, anche reinventarsi (come vedremo tra poco).
Le nuove abitudini digitali degli over 65
Smartphone, tablet, computer: per tantissime persone senior, questi strumenti non sono più un mistero ma parte integrante della vita quotidiana. Che si tratti di fare acquisti online, prenotare una visita medica, guardare una serie in streaming o partecipare a una videochiamata con i nipoti, la tecnologia è entrata nelle loro giornate con una naturalezza sempre maggiore.
La pandemia, da questo punto di vista, ha dato una spinta decisiva: ha accelerato l’adozione del digitale e incentivato a superare il digital divide. Ma non solo! In tutta Italia si sono moltiplicati progetti e iniziative pensati proprio per supportare l’alfabetizzazione digitale in età matura. Dalle università della terza età ai laboratori nelle biblioteche, fino ai corsi online: sono sempre di più gli spazi (fisici e virtuali) in cui imparare e restare aggiornati.
E poi, c’è un aspetto ancora più interessante: il tempo libero cambia forma. Non è più solo sinonimo di riposo o svago, ma diventa un’occasione per reinvestire il proprio sapere. Conclusa la vita lavorativa “classica”, molti scelgono di rimettersi in gioco, offrendo agli altri la propria esperienza accumulata nel tempo. Un valore che, spesso, può anche diventare una fonte di guadagno!
C’è chi apre un blog, chi lancia un podcast, chi condivide le proprie competenze su YouTube o sui social, chi scrive newsletter o lancia corsi online. E assieme al tempo libero e alle modalità di condividere il proprio sapere, evolvono anche le piattaforme. Esistono software come GetResponse, ad esempio, che permettono di creare e gestire facilmente newsletter, corsi online, blog e altri strumenti di monetizzazione online in un’unica piattaforma.
Più avanti in questo articolo scoprirai perché potrebbe diventare un valido alleato per la tua attività, a prescindere dall’età!
Silver influencer: i senior entrano nella Creator Economy
Negli ultimi anni, qualcosa è cambiato nel panorama digitale: sempre più persone over 60 non si limitano solo a consumare contenuti digitali, ma li producono! Da questa trasformazione nascono nuove figure come i Content creator senior e i cosiddetti Silver influencer: Baby boomer (nati tra il 1946 e il 1964) ma anche Generazione X (1965-1980) che stanno conquistando un ruolo di primo piano all’interno della Creator Economy.
Podcast, newsletter, YouTube, Instagram, e persino TikTok: sono tanti gli spazi in cui queste voci mature si fanno sentire. Condividono esperienze di vita e competenze, talvolta assumendo il ruolo di divulgatori. Dietro a ogni contenuto c’è un sapere che ha radici, un punto di vista che arricchisce. Ed è forse proprio questo mix che conquista!
Anche le aziende, sempre più attente a costruire relazioni vere con il pubblico, iniziano a collaborare con i Silver influencer. Perché? Perché sono capaci di creare community solide e sincere. Pensiamoci: chi appartiene alla loro stessa fascia d’età si riconosce, si sente rappresentato (e non dimentichiamoci che questo pubblico ha un potere d’acquisto importante!). Ma anche i più giovani li seguono con curiosità e rispetto, attratti da punti di vista diversi, spesso più profondi e riflessivi. In mezzo a tanta incertezza, i senior diventano una guida capace di ispirare, di superare gli stereotipi legati all’età e ridurre il divario culturale.
Alcuni hanno visto decollare la propria popolarità durante la pandemia. Ricordi il boom dei canali YouTube di cucina delle “nonne digitali”? Quelle ricette raccontate con calma, tra ricordi e sapori, ci hanno tenuto compagnia nei momenti più difficili. Alcune di loro, oggi definite Granfluencers, sono diventate vere e proprie icone social!
Ma non è solo cucina: i Silver creator stanno esplorando un’infinità di ambiti, dal lifestyle alla cultura, dal benessere alla scienza, passando per l’artigianato creativo e i viaggi slow. Sempre più spesso tra questi profili troviamo anche divulgatori e divulgatrici, che offrono al pubblico online riflessioni e conoscenze maturate nel tempo. E alcuni di loro sono ormai diventati veri e propri punti di riferimento del Senior influencer marketing. Vediamo insieme chi sono, e perché ci piacciono così tanto.
Esempi di divulgatori senior di successo
Se ci pensi, sono sempre di più i Creator senior che hanno scelto la via della divulgazione e che sono entrati a far parte del nostro quotidiano digitale.
Uno degli esempi più amati è Giovanni Storti, classe 1957, noto al grande pubblico per il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Negli ultimi anni ha saputo reinventarsi con grande naturalezza: oggi è un divulgatore ambientale, apprezzato per la sua capacità di parlare di natura, salute e sostenibilità con uno stile leggero e coinvolgente. Il suo seguito? Oltre 1 milione di follower su Instagram, 100.000 su YouTube e quasi mezzo milione su TikTok!

Un altro nome che non può mancare è quello dello storico Alessandro Barbero, classe 1959. Accademico, scrittore, divulgatore culturale per eccellenza, è riuscito a conquistare una vastissima community composta da giovani e adulti. Il suo podcast conta più di 200 puntate e i suoi numerosi interventi circolano su siti web e social: una prova che la cultura, se ben raccontata, può davvero appassionare chiunque! Il suo approccio? Profondo, vivace e mai noioso; un invito a rallentare e riflettere.

Più giovane, ma pur sempre appartenente alla Gen X, c’è Vincenzo Schettini (1977), il professore “della porta accanto” che ha portato la scienza sui social con il progetto La Fisica che ci piace. Con uno stile diretto, accessibile e pieno di energia, è riuscito a rendere la fisica affascinante anche per chi l’ha sempre considerata ostica. Ha raggiunto quasi 3 milioni di follower su Instagram, 1,3 milioni su Facebook e oltre 800.000 su YouTube

Se allarghiamo lo sguardo oltre i confini italiani, incontriamo figure come Mary Beard (1955) storica e classicista inglese, molto seguita su YouTube e Bluesky (la principale alternativa a X) O Neil deGrasse Tyson (1958), astrofisico americano che, con il suo canale StarTalk, fonde scienza e intrattenimento parlando a milioni di persone nel mondo.
Il successo di questi Creator senior ci dice qualcosa di importante: il sapere non ha età! E quando viene trasmesso con passione, può diventare un ponte tra generazioni.
Ma guardiamo anche fuori dall’ambito strettamente divulgativo: anche qui non mancano storie ispiranti. Pensiamo a Licia Fertz (1930), nonna social e attivista, o a Ernestine Shepherd (1936), la bodybuilder più anziana del mondo. O ancora a Baddie Winkle (1928), icona pop del web con i suoi look provocatori e ironici.

Sono tutte voci diverse, ma unite da un filo comune: il desiderio di esprimersi, condividere, lasciare un segno. E ci riescono, eccome!
Silver Economy e Creator Economy: non esiste un limite d’età per generare valore
La Silver Economy lancia un segnale culturale forte: è il riflesso di un cambiamento profondo nel modo in cui concepiamo l’età, la partecipazione e il valore sociale. Le persone over 65 non si accontentano più di essere semplici spettatrici: vogliono contribuire, apprendere cose nuove e sentirsi parte attiva della società. L’incontro tra Silver Economy e Creator Economy dimostra a tutti gli effetti che non esiste un limite d’età per generare valore. E il digitale è il luogo giusto per farlo: accessibile e, soprattutto, pronto ad ascoltare.
L’impatto sociale dei Silver influencer è già visibile su molti fronti. Stanno contribuendo a promuovere una visione positiva dell’invecchiamento, sfidando gli stereotipi legati all’età. Sono un esempio concreto per chi cerca ispirazione: dimostrano che si può iniziare un nuovo progetto o rimettersi in gioco anche in età matura. Inoltre, la loro presenza sui social media crea un ponte tra generazioni diverse, favorendo un dialogo più autentico.
C’è anche un aspetto educativo: con il loro esempio, incoraggiano altri senior ad avvicinarsi al digitale, contribuendo a ridurre il divario tecnologico. E infine, rappresentano una risorsa strategica per il mercato: la loro crescente visibilità sta spingendo molte aziende a rivedere linguaggi e strategie di marketing, includendo in modo più consapevole la generazione silver nella propria comunicazione.
In definitiva, la fusione tra Silver Economy e Creator Economy non è solo un’opportunità economica: è una rivoluzione culturale. E la cosa più sorprendente? È già cominciata!
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Client Director per Flowerista. Provengo dal mondo del Digital Marketing, quello gentile, delicato, aperto allo scambio costruttivo di opinioni. Lettrice compulsiva, amante degli animali e della natura, non mi stanco mai di imparare e di mettermi in gioco.