“Netflix è diversa. È una cultura in cui la regola è la mancanza di regole.” La cultura aziendale di Netflix, spiegata dal suo CEO Reed Hastings insieme alla professoressa Erin Meyer, può apparire piuttosto controversa per via delle strategie inusuali che prevede: da stipendi elevatissimi, a nessun vincolo sull’utilizzo del denaro aziendale, per arrivare al sogno di qualunque dipendente: le ferie a propria completa discrezione. Come può funzionare un modello di business in cui pare che viga l’anarchia quasi totale, almeno rispetto alle policies tradizionali delle altre realtà? Hastings rivela in questo testo le strategie del colosso cinematografico, facendo affiorare un’interessante analisi della libertà e della responsabilità individuale al suo interno.
Ecco un vademecum tratto dal libro, che puoi acquistare anche tu da qui:
Attrarre e Trattenere i Migliori Talenti
- Per avere un’elevata autonomia e responsabilità individuale, Netflix si focalizza sull’assumere e mantenere eccellenti dipendenti.
- Questo porta a una rigorosa selezione e a uno stipendio competitivo.
“Se vuoi responsabilità, devi dare libertà”
Trasparenza e Feedback
- La trasparenza è fondamentale, incoraggiando la chiarezza sia aziendale che tra i dipendenti.
- Vengono promossi i feedback aperti e la condivisione dei numeri come passo verso maggiori responsabilità.
“Secondo i due autori, la chiave per arrivare alla responsabilità è la trasparenza”
Responsabilità e Controllo
- Nonostante l’assenza di regole, vengono introdotti controlli campione e supervisioni manageriali per garantire responsabilità e integrità.
- I manager sono incaricati di gestire le persone e garantire che ogni azione sia giustificata.
“Devi essere in grado di giustificare le azioni che intraprendi”
Accettare il Fallimento
- È sottolineato che il fallimento non dovrebbe essere stigmatizzato ma visto come parte del progresso.
- La mancanza di fallimenti potrebbe indicare problemi, incoraggiando una mentalità aperta alla sperimentazione.
“Se i team non falliscono, c’è qualcosa che non funziona”
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