Abbiamo visto precedentemente quali sono i nostri 10 consigli per avviare un’attività nel settore del food.
Ora vogliamo approfondire un tema che riprende molti di questi punti e che ti riguarda direttamente nel caso in cui tu abbia intenzione di vendere un prodotto alimentare confezionato.
Pensare al packaging di un prodotto alimentare, infatti, richiede un approccio trasversale, poiché non si tratta solo di trovare una soluzione a un problema pratico (come imballare il prodotto), ma anche di cogliere diverse opportunità strategiche.
In questo articolo vedremo come sfruttare la grande forza comunicativa del packaging.
Il packaging (non) è (solo) un costo
Se la confezione, o l’etichetta, non sono ben pensate rimangono un mero costo, un materiale di consumo che si somma al food cost ma che non aggiunge valore al nostro prodotto. Potremmo dire che il cliente compra da noi perché attribuisce valore al nostro prodotto, mentre l’involucro è un di cui. Quante volte, infatti, abbiamo sentito dire “L’importante è il contenuto più che il suo contenitore”?
Tutto vero. Ma se invece proprio il modo in cui il nostro prodotto è confezionato contribuisse ad aumentare il valore percepito dal cliente rispetto al nostro prodotto o al nostro brand?
Dato che per legge (e per tutelare giustamente il cliente) ogni prodotto deve riportare sulla confezione diverse informazioni tecniche, il packaging ha dunque senza dubbio una funzione comunicativa.
Principali informazioni tecniche da riportare sulla confezione
- denominazione dell’alimento
- elenco degli ingredienti con eventuali allergeni in evidenza
- quantità netta dell’alimento
- termine minimo di conservazione o data di scadenza
- modalità di conservazione e di utilizzo
- informazioni sulla provenienza (dove è stato realizzato il prodotto e da quale azienda)
- valori nutrizionali
- data di produzione e scadenza
Perché allora non sfruttare questa funzione e veicolare anche il tuo messaggio, i valori del tuo brand?
Un’opportunità strategica
Ecco che il packaging gioca così un ruolo strategico e diventa opportunità per fare storytelling, per coinvolgere emotivamente il cliente, tramite il racconto dei valori della tua azienda, gli stessi che danno origine al prodotto che contiene.
In questo modo, la confezione anziché essere un mero costo diventa un potentissimo asset per scolpire nella memoria del cliente l’identità del tuo brand e aumentare il valore percepito del tuo prodotto.
Come quando si fa un dono prezioso per una persona cara e si decora il pacchetto regalo con un bel nastro e un biglietto scritto a mano.
Chi riceve un dono così curato non si emoziona ancora prima di scoprirne il contenuto?
Partire dall’identità del brand, dai valori e dal target
La chiave per fare breccia è dunque partire dal cuore della tua attività fin dalle prime fasi del progetto del packaging.
- Chi sei? Quali sono i valori che definiscono il tuo brand? A chi ti rivolgi? A quali problemi offri una soluzione con il tuo prodotto?
Avere a fuoco la risposta a queste domande, ragionare in primis sull’identità del brand, sui suoi valori fondanti e sul pubblico target, il tipo di cliente a cui ti rivolgi, spianerà la strada per le successive scelte da fare per definire il design della confezione, anche le più tecniche.
- Per quale utilizzo o modalità di fruizione è pensato il prodotto?
Sapere chi è il tuo cliente ideale ti sarà d’aiuto per trovare la giusta soluzione!
- Quale tipo di materiale si presta meglio alle esigenze di conservazione (temperatura ambiente, frigorifero o surgelatore), stoccaggio o trasporto del prodotto?
Esistono ad esempio carte, colle e inchiostri pensati ad hoc per non sciogliersi nonostante l’esposizione all’umidità degli ambienti refrigerati.
Incrociare queste esigenze con le caratteristiche che ritieni più adatte per rappresentare l’immagine del tuo brand sarà un grande vantaggio!
Un materiale ruvido, piuttosto che opaco, trasparente piuttosto che coprente restituiscono sensazioni precise al tatto e alla vista e mandano un messaggio. Ad esempio: una box con finestra che consente di vedere all’interno il prodotto o un incarto trasparente è come se dicessero “guarda con i tuoi occhi, sono trasparente, non ti nascondo nulla”!
Allo stesso modo se tra i tuoi valori c’è la sensibilità ambientale, la tua confezione non potrà che essere realizzata con prodotti ecosostenibili.
Perché puntare sullo storytelling
Non è un caso che poi saranno sempre le risposte alle domande di partenza che faranno da guida al tuo storytelling. La tua narrazione emotiva dovrà portare il cliente proprio lì, al cuore della tua attività, a trovare una coerenza con i tuoi valori, siano essi resi espliciti o evocati ad esempio tramite immagini. Se il nostro obiettivo sarà centrato il cliente ci regalerà uno spazio nella sua memoria.
Ora, non dobbiamo immaginare di ricoprire i nostri prodotti con intere pagine delle Divina Commedia, anche perché lo spazio a disposizione – al netto delle informazioni tecniche che occorre riportare – potrebbe essere molto poco, soprattutto nel caso in cui si trattasse di prodotti di piccole dimensioni.
Un sapiente uso degli elementi grafici e dei colori possono già creare molte suggestioni, e dunque il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un designer specializzato che sappia gestire correttamente la superfice a disposizione con un risultato visivo d’impatto. Ne abbiamo diversi in Community, lo sapevi?!
Un’altra grande opportunità poco “ingombrante” è l’utilizzo di codici Qr che, scansionati tramite smartphone, consentono di approdare ad una pagina web. Qui, una valida call to action inserita a fondo pagina, come ad esempio l’invito ad iscriversi alla newsletter, ti darà la preziosa occasione di raccogliere il contatto diretto del cliente!
E come si convincerà il cliente a lasciarci il suo indirizzo e-mail?
Ecco che torniamo nuovamente al punto di partenza: se riuscirai a far risuonare qualche corda tramite la tua narrazione, avrai fatto centro!
Vuoi leggere la storia di un brand italiano campione del branding e del packaging? Guarda qui! Si tratta di Engine, brand nato nelle Langhe per offrire un distillato di alta gamma in un packaging pazzesco, con la forma di una latta di olio per motori!
Affascinante vero? Ecco perché il packaging può essere uno strumento di marketing potentissimo!
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Digital Strategist e Customer Success Manager per Flowerista. Dopo la laurea in filosofia ho deciso di seguire per diversi anni il mio amore per la pasticceria. La strada è poi cambiata di nuovo e ora da alcuni anni mi occupo di digital marketing e controllo di gestione.