Metti un fiore tra le dita: la storia romantica di Sepi Gioielli.
Leggere i loro post online fa sognare a occhi aperti, ricevere il pacchetto che racchiude una delle loro creazioni gli occhi invece li fa sgranare, eccome: per la cura, per il contenuto inaspettato, per l’amore che traspare, per la bellezza dei gioielli artigianali che raccontano la loro storia. E’ come mettere un fiore tra le dita.
Loro sono Serena e Piero. E Sepi è l’unione delle sillabe iniziali dei loro nomi.
Un’unione a dir poco fortunata, che ha trovato nella natura e nei fiori la giusta ispirazione per intraprendere un’attività che si è poi trasformata in un lavoro a tempo pieno.Non potevo non intervistarli per la rubrica Around Flowers.
Sepi Gioielli vi rappresenta in tutto e per tutto, a partire dal nome. Raccontateci chi siete nella vita di tutti i giorni e come è nata l’idea di dare vita a Sepi.
Nella vita privata non siamo poi così diversi da come ci mostriamo online. Siamo una coppia fin troppo noiosa, amiamo la nostra casa-laboratorio più di ogni altra cosa e preferiamo la natura alla vita mondana.
Sepi, come tutte le cose belle, ha preso vita per caso in un periodo in cui eravamo entrambi disoccupati. Ci appassionammo a delle realtà artigianali scovate in rete e in men che non si dica avevamo acquistato i primi attrezzi, spinti dal bisogno di tenere la testa e le mani impegnate.
Creammo una pagina Facebook dove condividere i nostri ‘’progressi’’, di lì a poco iniziarono a seguirci e a supportarci sempre più persone. Ancora oggi non ci capacitiamo di come sia potuto accadere, probabilmente abbiamo fatto breccia nel cuore della gente per la nostra autenticità. Diciamo sempre che la tenerezza ha giocato un ruolo fondamentale!
La vostra bravura è sotto gli occhi di tutti, ma quanti sacrifici ha richiesto? Siete autodidatti o avete seguito qualche corso?
I primi anni sono stati i più spensierati ma anche i più duri. Ci siamo lasciati trasportare dal cuore e con un po’ di sana incoscienza abbiamo investito un’ingente somma di denaro in macchinari e attrezzature senza sapere se Sepi sarebbe potuto divenire un lavoro.
Siamo entrambi autodidatti, le nostre competenze in oreficeria sono frutto di un lungo percorso di studio autonomo e di pratica al banchetto. Approcciarsi a un’arte così complessa senza frequentare corsi di formazione ha richiesto dosi massicce di pazienza, abbiamo commesso un’infinità di disastri. Per fortuna che la nostra caparbietà ha avuto la meglio!
Quando vi ho scoperti grazie ai social, mi sono innamorata non solo delle vostre creazioni ma anche del vostro modo di raccontare la quotidianità del vostro lavoro, che include dubbi, sconfitte, indecisioni e ovviamente tante soddisfazioni e vittorie! Cosa significa per un artigiano fare tutto questo, creare e comunicare?
Sepi è un vero e proprio progetto di vita, non potremmo esimerci dal raccontare la quotidianità che ruota attorno al nostro lavoro. La nostra storia e i nostri gioielli sono legati da un filo invisibile, senza il racconto verrebbe meno l’essenza del nostro progetto. Certo, rimarrebbero i gioielli ma sarebbero soltanto freddo metallo.
Chi sono i vostri clienti? Cosa amano di più dei vostri gioielli?
I nostri clienti sono persone sensibili con un cuore immenso, riescono a comprendere il valore che si cela dietro a un gioiello artigianale e si emozionano insieme a noi supportandoci sempre.
Cosa amano dei nostri gioielli? Probabilmente l’amore che trasmettono: acquistare un ‘’sepino’’ esula dallo shopping tradizionale che avviene online, assieme ai gioielli doniamo anche una parte di noi e questo fa la differenza.
Non siete solo coppia nel lavoro ma anche nella vita; anche io condivido con voi questa situazione particolare e ammetto che mi sono trovata tante volte a dover mettere dei confini agli orari di lavoro perché il rischio è quello di farsi travolgere nella propria vita privata. Ma allo stesso tempo è bellissimo potersi confrontare con chi ha una sensibilità affine alla propria. Come vivete questa condizione?
Condividere un’avventura di questa portata con il proprio compagno è l’esperienza più entusiasmante che potesse capitarci anche se non è affatto una passeggiata. Sepi ci porta a stare assieme 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Io sono una pentola a pressione, sempre pronta a scattare quando qualcosa non va secondo i piani.
Lui è la mia antitesi, riesce a risolvere ogni problema senza perdere le staffe.
A distanza di quattro anni abbiamo imparato a mettere dei paletti per non lasciare che i problemi sul lavoro si ripercuotano sul rapporto di coppia e viceversa. Ciò che non abbiamo ancora imparato è darci degli orari limite, pur chiudendo la porta del laboratorio ci portiamo a casa il lavoro e finiamo per non staccare mai. Gestire un’impresa senza avvalersi di collaboratori è pesante perché è impossibile staccare la spina ma la soddisfazione è immensa!
Se doveste individuare un gioiello che descrive il mondo Flowerista, quale sarebbe?
Tutta la collezione Physis potrebbe descrivere il mondo Flowerista, abbiamo scelto i nuovi anelli con succulente per i quali nutriamo un amore spassionato! Hanno carattere da vendere: lasciano la libertà di scegliere se indossarli singolarmente o se abbinarli fra loro per dare vita a bouquet sempre diversi.
Progetti futuri di cui volete parlarci?
Nei mesi a venire continueremo a rinnovare la nostra immagine, sentiamo il bisogno di rendere Sepi ancora più riconoscibile. Uno dei nostri difetti più grandi, che sul lavoro si è rivelato strabiliante, è l’insoddisfazione. Non riusciamo ad accontentarci del nostro operato e siamo alla costante ricerca di miglioramento.
Con Physis punteremo in alto: amplieremo la collezione con gioielli più delicati e ci spingeremo oltre collaborando con negozi fisici affini alla nostra idea di business.
E non è tutto! Arriveranno nuovi anelli con pietre e una collezione di fedi nuziali!
Photo Credits: Sepi Gioielli
Scopri di più su: www.sepigioielli.com