Negli ultimi anni, le strategie di marketing sono cambiate radicalmente. Ora più che mai, i consumatori richiedono un approccio più umano ed etico da parte delle aziende. È qui che entra in gioco il marketing gentile. Ma cosa significa esattamente? E perché ne abbiamo fatto il nostro cavallo di battaglia?
Abbiamo scelto di abbracciare il marketing gentile perché crediamo fermamente nell’importanza di creare un impatto positivo nella vita delle persone e nell’etica del business. E a dirla tutta, se ti ritrovi, proprio come noi, nella schiera degli introversi, il marketing gentile è molto più adatto a te!
Il marketing gentile è un approccio che mette al centro umanità, empatia e coerenza. Si tratta di comunicare con autenticità, prendersi cura dei clienti e della comunità e fare la differenza in modo positivo. Non si tratta solo di vendere un prodotto o un servizio, ma di creare connessioni significative e di trasmettere valori positivi.
L’empatia come fondamento del marketing gentile
Il marketing gentile è profondamente radicato nell’empatia. Comprendere le esigenze, i desideri e le preoccupazioni dei clienti è fondamentale per sviluppare relazioni durature. L’empatia richiede di mettersi nei panni dei clienti, ascoltarli attentamente e rispondere alle loro esigenze in modo autentico. Questo approccio consente di costruire un rapporto di fiducia che dà i suoi frutti nel tempo.
I contenuti di qualità: nutrimento del marketing gentile
I contenuti di qualità sono il nutrimento che alimenta la connessione umana. Non si tratta solo di creare materiale promozionale, ma di condividere storie autentiche e ispirare altri ad intraprendere le PROPRIE azioni. Ecco come puoi farlo:
- Racconta casi reali: condividere storie di successo di clienti soddisfatti è un modo potente per dimostrare il valore dei tuoi prodotti o servizi. Queste testimonianze autentiche forniscono agli altri una prospettiva genuina e una prova sociale della tua credibilità.
- Genera idee (e poi regalale) con la tecnica del “What If”: mettiti nei panni dei tuoi clienti e pensa “Cosa farei se fossi il loro in questo momento?” Ecco un esempio: durante la pandemia, ricordo che avevo ideato questa rubrica, che si chiamava appunto “Se fossi”, nella quale mi immedesimavo di settimana in settimana in un lavoratore diverso, colpito dal lockdown, e generavo idee per portare online la sua attività. Era venuto fuori un “Se fossi un ristoratore”, “Se fossi un insegnante di yoga”, “Se fossi un parrucchiere”, ecc… In questo modo cercavo di aiutare il mio target, gratuitamente, ma allo stesso tempo stavo generando consapevolezza sulle mie capacità come strategist.
Se vuoi leggere qualcosa di specifico sull’Inbound Marketing, ovvero il marketing basato sui contenuti, puoi trovare qui il nostro articolo.
La comunicazione autentica: condividi le tue esperienze e i tuoi percorsi senza salire in cattedra
Un altro aspetto chiave del marketing gentile è la comunicazione autentica. Ecco alcuni suggerimenti su come metterla in atto in modo efficace:
- Condividi esperienze personali: quando condividi esperienze personali, crei un legame emotivo con il tuo pubblico. Racconta le sfide che hai affrontato e come hai superato gli ostacoli, questo sicuramente ti renderà più umano/a. .
- Evita di salire in cattedra o di dire “Si fa così”: nel marketing gentile, i dictat non trovano spazio, così come le certezze matematiche. Non parliamo neanche dei confronti volti a screditare i competitor, anche no! Ognuno segue la propria strada e può tenere in considerazione che siamo tutti diversi per natura, lo dice il nostro DNA, e c’è spazio per tutti/e!
Non forzare le vendite, ma segui da vicino
Nel contesto del marketing gentile, la vendita forzata è fuori luogo. Ecco come gestire le opportunità di vendita in modo delicato ma efficace:
- Tieni traccia delle vendite mancate: non trascurare le vendite che non si sono concretizzate, ma non farne un dramma! Mantieni un registro (magari HubSpot?) di queste interazioni e delle ragioni per cui non hanno avuto successo. Questo ti fornisce dati preziosi per il miglioramento.
- Ricontattali successivamente con un pensiero dedicato: dopo qualche tempo, sempre che ci sia traccia da qualche parte!, chiedi come stanno, come vanno le cose per loro e cosa è cambiato per te. Questo dimostra il tuo impegno e la tua preoccupazione per il loro benessere. Ancora una volta, non è necessario parlare di prodotto o servizio in questa fase, come dicono gli inglese è solo un modo per “touch base”.
- Automazione dell’email marketing: questo NON è, sottolineo NON è un articolo scritto in affiliazione, ma è un semplice consiglio perché noi ci stiamo trovando bene con Mailchimp e HubSpot. Questi strumenti ti consentono di pianificare e inviare messaggi personalizzati in modo tempestivo, garantendo che nessun potenziale cliente rimanga trascurato.
Cura delle relazioni e feedback
Specialmente se hai un numero limitato di clienti, è fondamentale coltivare le relazioni.
- Ricordati di date importanti come compleanni o eventi speciali e fai domande pertinenti ai tuoi clienti.
- Mantieni traccia di ciò che è stato discusso durante i meeting precedenti, utilizzando strumenti digitali come il già citato HubSpot, ma anche Basecamp, Asana o Notion per la gestione dei progetti.
- Impara a chiedere e ad accogliere i feedback dei clienti. Anche i feedback negativi possono essere preziosi per il miglioramento.
La spinta gentile (la “gentle nudge” del famoso libro)
Concludi con una spinta gentile, facendo sentire ai clienti che sei lì per loro senza essere oppressivo/a. Concentrati sull’entusiasmo e sull’empowerment, creando un’atmosfera positiva che possa essere contagiosa.
In un mondo in cui la connessione umana è preziosa, il marketing gentile può essere la chiave per costruire relazioni autentiche con il tuo pubblico e far crescere il tuo business. È un’opportunità per abbracciare l’umanità, l’empatia e la coerenza come pilastri del tuo approccio commerciale, il che lo rende un punto di forza, specialmente per coloro che apprezzano una comunicazione più autentica, come gli introversi (e siamo in tanti/e!!).
Digital Strategist e fondatrice di Flowerista.
Aiuto aziende e liberi professionisti a comunicare online, senza gridare. Mi occupo di trasformazione digitale in chiave sostenibile, per l’ambiente e per la società in cui viviamo.