6 suggerimenti per trascorrere un weekend letteralmente “in mezzo ai fiori”
Ifiori per me, ormai lo avrete capito leggendo questi articoli, sono spesso legati ai ricordi dell’infanzia, e forse, perché no, anche a un modo di vivere più semplice.
Ho moltissimi ricordi di me bambina tra i fiori del giardino e il primissimo in assoluto è una canzoncina che mi avevano fatto imparare a memoria all’asilo per la festa della mamma. Vivendo in campagna, ero stata anche una dei pochi bambini che aveva potuto effettivamente raccogliere e “toccare con mano” i fiori citati nella filastrocca. “Una rosa perché ti voglio bene, una viola perché sarò ubbidiente, un papavero non so perché e un non ti scordar di me.”
Ma quello che ricordo con maggiore tenerezza, forse perché ora vivo la stessa situazione ma rovesciata, è la spasmodica lentezza con cui mia madre affrontava le passeggiate in montagna, dal momento che si fermava a tessere le lodi e assaporare il profumo di qualunque fiore incontrasse sulla sua strada. Per me, bambina irrequieta che voleva sempre vedere oltre, era uno strazio… Chi l’avrebbe mai detto che da grande avrei fatto la stessa cosa?
Ma a ben vedere, considerando il successo riscontrato da alcuni eventi di cui vi parlerò tra poco, penso di non essere l’unica ad apprezzare questo tipo di attività bucolica e molto “lenta”.
Quello che all’estero è un trend ormai diffuso e molto in voga, qui in Italia vede al momento solo qualche pioniere cimentarsi nell’impresa: aprire il proprio vivaio alle visite, aprire al pubblico la mente insomma, da tutti i punti di vista.
Chi l’ha detto infatti che la lavanda cresce solo in Provenza, che il clima inglese è il migliore per i fiori di campo, che le distese di tulipani si possono vedere solo in Olanda?
Di seguito trovate qualche spunto per trascorrere un weekend diverso dal solito, tra il profumo e i colori dei fiori, con quella semplicità di chi “ha fatto un mazzolino, di fiori nel giardino..”
Tulipani italiani
Gli ideatori dell”iniziativa sono due ragazzi olandesi, Edwin e Nitsuhe, che ad aprile 2017 sono stati letteralmente travolti da un’ondata di visitatori inaspettata nel loro campo di tulipani a Cornaredo.
L’apertura al pubblico ha coinciso con la fioritura, ma le anticipazioni mediatiche erano cominciate già tempo prima sui social. Il biglietto d’ingresso si pagava in “tulipani” (1,50€ per ciascuno di quelli raccolti autonomamente nel campo), ma il costo era del tutto ripagato dallo spettacolo offerto dagli ettari di terra variopinta.
L’apertura al pubblico si ripeterà ad aprile 2018.
www.tulipani-italiani.it
Vivai delle Commande
Tra Carmagnola e Poirino non ci si aspetta di trovare nient’altro se non distese di campi di mais e di grano a perdita d’occhio. E invece, coloratissimi e all’improvviso, appaiono i campi di peonie di Ico, di Mumi e di Carlo a spezzare la monotonia della pianura.
Non sembra nemmeno di essere in Italia, ma piuttosto nella verdissima campagna inglese.
Nel vivaio tutti fanno tutto, compresa la didattica.
Il percorso botanico si snoda lungo un viale che porta alle serre e al grande campo dove le peonie erbacee, tutte insieme, regalano ai visitatori di maggio uno straordinario scenario.
www.peonie.it
Via Commande, 4 Frazione Tuninetti, Carmagnola (Torino)
L’erbaio della Gorra
Sempre restando nei dintorni di Torino, a Casalborgone, un altro vivaio apre le porte al pubblico in occasione di fioriture particolari: si tratta dell’Erbaio della Gorra, che dal 1999 coltiva piante erbacee perenni. La filosofia di Tullio e Vale è strettamente legata a un’idea di giardino spontaneo e dinamico, in continuità con l’ambiente circostante e profondamente segnato dall’alternarsi delle stagioni. Il prossimo evento che si preparano a organizzare si chiama “Tra stelle e spighe” ed è in programma il 22,23 e 24 settembre, in corrispondenza con la fioritura dell’Aster settembrino e delle graminacee ornamentali.
Ingresso libero dalle 9.00 al tramonto
http://www.gorraonline.it/tra-stelle-e-spighe/
Strada Gianardo, 11 Casalborgone (Torino)
Il lavandeto di Arquà
Sorge tra i Colli Euganei, dove la lavanda veniva coltivata già dal 1946 nelle zone più brulle, questa giovane azienda agricola, nata dall’amore di Roberto e Cristina per il proprio territorio.
La festa della fioritura della lavanda si è svolta a inizio luglio ma gli eventi “a tema”, che coinvolgono tutto il paese, sono in programma fino all’autunno. E i prodotti in vendita non possono che essere tutti profumati alla lavanda.
www.lavandetodiarqua.it
Via Palazzina, 16
Arquà Petrarca (PD)
Piana di Castelluccio
Castelluccio di Norcia si trova nel cuore della Valnerina, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E’ situato a quota 1452 metri ed a pochi chilometri dalla celebre e suggestiva Norcia, in cima ad una piccola collina al centro di un vasto altopiano.
Per diverse settimane, tra maggio e luglio di ogni anno, la monotonia cromatica del pascolo viene spezzata da un mosaico incredibile di colori, capace di riempire gli occhi e il cuore.
Migliaia di fiori sbocciano e la piana esplode di colori, con tonalità che vanno dal giallo ocra al rosso, dal viola al bianco. Si possono ammirare lenticchie (caratteristiche e coltivate a Castelluccio, di cui costituiscono uno dei prodotti più tipici), genzianelle, papaveri, narcisi, violette, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e molte altre ancora.
Vivaio Riva per eventi
Terminiamo con un paradiso nel cuore della città. È il Vivaio Riva, incantevole giardino botanico a due passi dalle Colonne di San Lorenzo. Nato alla fine degli anni Sessanta, è un tripudio di profumi e colori. Più di tremila metri quadrati di terreno, e un edificio di circa ottanta, dove si tengono anche presentazioni di libri ed eventi, ma soprattutto attività per bambini, per esempio laboratori di botanica e cacce al tesoro. Per chi volesse fare acquisti non c’è che l’imbarazzo della scelta: azalee, gelsomini, primule, violette, eriche, ciclamini, limoni e così via.
Via Arena 7 Milano