Maria, che è A bee or two su Instagram, con la carta crespa riesce a creare meraviglie che sembrano essere sbocciate proprio nel suo giardino…di carta! E la scelta del nome non è casuale…
Proseguono a ritmo incalzante le interviste alle creative innamorate dei fiori. Oggi con Maria parliamo di carta crespa e paper art!
Quante ore ci vorranno per fare i fiori di carta?!
A Bee or two è il tuo nome d’arte ispirato alla celebre poesia di Emily Dickinson, ma raccontaci prima chi è Maria.
Vivo a Bari e sono un ingegnere strutturista, sono una mamma e una moglie. Da qualche tempo mi definisco anche paper florist, da quando ho deciso di inaugurare la mia seconda attività creando fiori di carta, o meglio cercando di suscitare emozioni attraverso i fiori di carta. Ecco perchè A Bee or two: la poesia di Emily Dickinson racconta una suggestione e la racchiude in poche immagini evocative, come me, che nel mio piccolo, cerco di creare qualcosa di emozionante con un po’ di carta crespa e filo di ferro.
Come è nata la passione per i fiori di carta? Hai seguito qualche corso o sei autodidatta?
Ho sempre avuto la passione per i lavori manuali e creativi, ho provato tantissime tecniche, ma da quando ho provato con i fiori di carta non ho più smesso. Ho studiato con ammirazione e curiosità il lavoro dei più grandi artisti della carta e ho provato a cimentarmi con tecniche sempre più complesse. La mia scuola principale è stata la pratica, sbagliare e riprovarci, senza scoraggiarsi e senza accontentarsi mai, sono sempre in cammino. Solo per i fiori giganti da terra ho seguito un corso.
Per me i fiori di carta sono come disegni tridimensionali, sculture in un certo modo, che non hanno la pretesa di essere identici ai fiori veri, ma sono un omaggio a loro, mediato attraverso la lente dell’emozione e del pensiero, come un ritratto, una poesia, una canzone. Infatti alla base del mio lavoro c’è l’amore per i fiori in natura così perfetti nelle proporzioni e nelle forme eppure unici con le loro imperfezioni, capaci di suscitare una reazione emotiva in chiunque, sempre presenti nei momenti da ricordare e da celebrare della nostra vita.
Instagram è un social network che sta prendendo sempre più piede ed è stato anche quello che ci ha fatto conoscere. Cosa ne pensi e come ti rapporti a questo mondo digitale, tu che sei così “manuale”?
Sono stata una vita lontana dai social network e mi sono affacciata a questo mondo proprio grazie ai fiori di carta. Inizialmente i miei contatti su Instagram erano artisti che realizzano fiori di carta in tutto il mondo.
Poi ho cominciato a frequentare anche il mondo dell’ handmade in Italia e ho conosciuto tante artiste/artigiane meravigliose, dando vita a delle splendide amicizie, che si sono sviluppate al di là del mondo virtuale. Penso che sia una preziosa opportunità per poter scambiare esperienze, conoscenze, visioni, storie, ispirazioni.
Le creazioni di carta stanno conoscendo una rapida diffusione nel mondo degli eventi, sia come performance live sia come cadeau.
So che anche tu hai già collaborato con organizzatrici di eventi e wedding planner, raccontaci la tua esperienza e le impressioni degli ospiti.
Creare fiori di carta per eventi è molto stimolante, perchè si collabora con altre persone con l’intento di realizzare un progetto complessivo coerente e armonico, come musicisti in un’orchestra. Gli ospiti sono sempre piacevolmente stupiti di scoprire i miei fiori, che si prestano molto bene all’utilizzo negli eventi per tanti motivi. In genere sono lavori faticosi ma molto gratificanti. E’ un settore nel quale vorrei puntare di più nel prossimo futuro.
Sta per delinearsi la prima creazione Flowerista ottenuta con le suggestioni di tutte voi e che vedremo nella Newsletter in uscita il 5 febbraio; tu quale fiore vorresti associare ai colori e alla personalità Flowerista?
L’ortensia, fiore semplice ed elegante, ma di grande impatto.
Tornando al prossimo futuro, vuoi svelarci qualcosa in anteprima?
All’orizzonte ci sono collaborazioni, workshop, eventi e soprattutto mani sporche di colla e colore e tanti altri fiori pronti a sbocciare nel mio giardino di carta.