Con il nuovo anno all’orizzonte, tutti ci chiediamo quali buoni propositi attuare e quali cattive abitudine abbandonare. In questo breve articolo ti illustro quelli che mio avviso sono dei trend mondiali che val la pena approfondire e tenere monitorati, perché oltre ad avere un impatto diretto sulla nostra vita di tutti i giorni, possono essere molto importanti anche per dare una direzione al nostro marketing. Ecco perché li ho chiamati “marketing trend” sebbene siano molto poco tecnici e molto più generalisti.

Social media:

Le piattaforme online vengono criticate sempre più duramente, sono accusate di essere causa di malessere psicologico e ansie varie.

E’ probabile che ci direzioneremo verso gruppi sempre più piccoli ed intimi in spazi – per quanto digitali – che favoriscano il dialogo e lo scambio reale.

Potrebbe essere che mettendo un NUMERO MASSIMO ai gruppi chiusi si possano ottenere più benefici che cercando costantemente di crescere sui Social.

Sarebbe un bello cambio di paradigma; e in parte andrebbe a contrastare il fenomeno dell’influencer marketing sempre più gonfiato e costruito a tavolino.

Digitalizzazione:

Il percorso verso la digitalizzazione del tessuto imprenditoriale (e della Pubblica amministrazione) del Paese è appena iniziato e sembra già irto di ostacoli.

In pochi conoscono veramente i fondi messi a disposizione per formarsi (Industria 4.0 ad esempio). Eppure è sempre più importante considerare l’esperienza dell’utente in chiave OMNICHANNEL. Il negozio fisico non esclude l’online e viceversa.

Invece di accusare Internet di aver ucciso il commercio di prossimità, pensiamo a come incentivare l’utente, con strategie online, a recarsi in un negozio fisico. E una volta acquistato lì, a come fargli proseguire il customer Journey nuovamente online.

Consumi:

Se in passato si parlava di coscienza ecologica, oggi si parla piuttosto di eco-vergogna. Ovvero si prova vergogna nel NON adottare uno stile di vita attento all’ambiente. Si è più esposti alle critiche insomma. Lo stesso vale per i brand, anzi, a maggior ragione.

Questo fa sì che vi possa essere anche in questo caso un cambio di paradigma: piuttosto che l’opportunità di adottare determinate soluzioni ecologiche, è il senso di colpa nel non adottarle il vero motore delle decisioni.

Un marketing che saprà far tesoro di questo – ma in maniera reale, non solo per sbandierare ai 4 venti la propria innocenza – farà sempre più breccia.

Benessere:

O meglio, malessere.

La parola “burn-out” è inglese ma esprime benissimo quello che sta succedendo a una intera generazione di 30-40 enni: vanno “fuori di testa” per l’eccessivo stress nel lavoro che avevano scelto per fare carriera e si ritrovano a dover ricorrere a soluzioni di emergenza per ritrovare la salute psicofisica.

Questo porta a due conseguenze dal punto di vista dei consumi: un aumento di tutto ciò che è collegato con il benessere a 360 gradi e dall’altro un downshifting, ovvero la scelta di mansioni o lavori percepiti come meno prestigiosi ma più appaganti.

La filosofia dietro allo sviluppo dei singoli servizi/prodotti, in qualsiasi settore, non può non tenere conto di questo. Analogamente importante è il linguaggio con cui essi verranno comunicati: il vero successo per queste generazioni non è più rappresentato dal modello anni 80 Milano da bere, bensì da una vita pienamente autentica e meno ostentata.

Opportunità:

Da tutto questo emerge un quadro molto chiaro di CAMBIAMENTO. Non è una novità, ogni generazione si è sentita immersa in un cambiamento. Ma quello che possiamo portarci a casa come creatori di servizi e prodotti destinati a questi consumatori nel bel mezzo del vortice del cambiamento, è la grande opportunità di CAMBIARE INSIEME A LORO.

E’ una verità millenaria il fatto che l’uomo cambi e si adatti all’ambiente, ma mai come oggi può diventare un punto a nostro favore (noi “piccoli” intendo), che non dobbiamo scontrarci con l’immobilismo e l’inerzia delle grandi multinazionali.

NON CI POTRA’ MAI ESSERE UN SERVIZIO/PRODOTTO PERFETTO, MA LO SI POTRA’ CAMBIARE COSTANTEMENTE PER ADATTARLO ALLE ESIGENZE MUTEVOLI.

E tu, hai già pensato al tuo piano di marketing per il 2020?
Se vuoi qualche spunto per crearlo da zero dai un’occhiata a questo articolo ; se invece hai bisogno di creare contenuti e non sai da dove cominciare, scopri 4 strategie che ti permettono di raddoppiare i risultati minimizzando gli sforzi.