Fare formazione online permette di raggiungere migliaia di persone a prescindere da tempo e distanza, ma presuppone anche di riuscire a districarsi in un dedalo di offerta tra piattaforme di streaming e corsi online, sia lato insegnante che lato corsista.
In questo articolo vediamo insieme 10 strumenti utilissimi – e testati da me – che consentono di organizzare video-conferenze, erogare corsi online e intrattenere in diretta i propri utenti grazie ai webinar. 

 

Ecco quindi 10 strumenti che potrai usare anche tu per lanciarti nel mondo della formazione online. 

Piattaforme per riunioni di gruppo e videoconferenze

Le videoconferenze sono uno strumento utile per quel tipo di formazione online che prevede uno scambio paritetico e bi-direzionale tra docente e alunno: possono essere utilizzate quindi per consulenze personalizzate, formazione con piccoli gruppi di persone (4-5 partecipanti massimo) o per brief aziendali in casi di smart-working ad esempio. Prediligi le videochiamate quando la formazione è peer-to-peer, i partecipanti sono pochi e hanno già avuto interazioni con te e tra di loro in precedenza. 

Zoom è una piattaforma per videochiamate molto utilizzata al momento. Nella versione free permette l’accesso a 100 partecipanti contemporaneamente e solitamente una durata massima della videochiamata di 40 minuti, che in questo periodo è stata estesa e non ha limiti di durata. Chi crea una teleconferenza con Zoom, poi, avrà tutti gli strumenti per gestire al meglio il “pubblico”. Potrà scegliere di attivare o disattivare il proprio video o quello dei partecipanti; scegliere di attivare o disattivare il microfono dei partecipanti (molto utile se, nel corso di una lezione online, gli alunni si dimostrano particolarmente indisciplinati); condividere lo schermo su Zoom e registrare la videoconferenza, così da poterla rivedere (e far rivedere) ogni volta che si vuole.

Skype è stata la App per antonomasia associata alle videochiamate in passato, poi un pò passata di moda e sostituita dai concorrenti. E’ gratuita, i partecipanti alla videochiamata possono essere massimo 50 e c’è la possibilità di videoregistrare la call. La differenza con Zoom, ad esempio, è che necessita di una rubrica interna ovvero bisogna conoscere la mail o il nickname della persona che si vuole chiamare per poterlo fare dalla App. Zoom invece funziona con l’invio di un link, che corrisponde a una stanza virtuale. 

Google Hangouts Meet è una piattaforma collegata alla suite di Google per conferenze aziendali e riunioni con i colleghi. Nel caso in cui si sia organizzatori è necessario avere un account Google Suite che permetterà di organizzare una videoconferenza con 25 partecipanti se si dispone di un account Basic o Business, mentre se si dispone di un account Google Suite Enterprise il limite dei partecipanti sale fino a 30. Ora è disponibile gratis fino a luglio per permettere alle aziende di abilitare lo smart working come misura di contrasto al coronavirus.

Vuoi vendere l’accesso ad una videoconferenza che terrai con uno di questi strumenti ma non sai come fare? Utilizza le funzionalità di Eventbrite per la vendita di biglietti per eventi, anche se questi si svolgono online! Poi darai a ciascun partecipante il link opportuno.  

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Dirette streaming e webinar

Attualmente, la maggior parte dei social network offre la possibilità di effettuare dirette streaming.
Instagram, Facebook e Linked In permettono l’interazione in diretta tra massimo due account e la possibilità di commentare e aggiungere reactions per chi segue la diretta. Instagram ha introdotto la possibilità di salvare la diretta, che prima era disponibile per il rewatch solo per 24 ore, nei contenuti di IGTV, mentre le dirette Facebook e Youtube si possono salvare e scaricare. Le dirette sui Social possono essere utili per chi si approccia per la prima volta alla formazione online, in quanto sono gratuite e meno “rischiose”. 

Youtube permette anche di effettuare dirette private, ovvero in modalità “NON IN ELENCO”, in questo modo gli iscritti al tuo canale non vengono avvisati che tu sei in diretta e puoi dare il link a chi vuoi tu. E’ quello che suggerisco di fare a chi vuole vendere una diretta.
inoltre, c’è anche la possibilità di trasmettere la diretta contemporaneamente su canali multipli, ad esempio Instagram, Facebook e YouTube, utilizzando
Stream Yard.

Oltre ai social network, esistono altre piattaforme, più professionali, per le dirette streaming, che in questo caso prendono il nome di Webinar.

Quella che uso io si chiama Livestorm e prevede che il webinar si svolga in una ‘virtual room’ dove gli studenti possono interagire tra loro e con me facendo domande nell’apposito form.  Livestorm nella versione free permette uno streaming di massimo 20 minuti. Sottoscrivendo l’abbonamento mensile di 89 euro, potranno partecipare fino a 100 persone, con un limite di 4 ore di streaming per ogni webinar. 

Demio è molto simile, sia nelle funzionalità che nei prezzi, ma il limite massimo di partecipanti è di 150 nella versione a pagamento. Quello che rende queste piattaforme molto interessanti è che sono già equipaggiate con tutta una serie di automazioni per favorire il tuo marketing sia nella fase di pre-vendita sia in quella di follow up. 

Infine, la più professionale tra tutte quante è Go to Webinar: l’abbonamento Plus offre la partecipazione al webinar a massimo 1000 partecipanti, dunque più fruibile dalle grandi aziende. 

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Corsi on demand

I corsi on demand si differenziamo dai webinar in quanto questi ultimi sono tenuti solitamente IN DIRETTA, mentre i corsi sono stati precedentemente registrati e messi poi online, quindi non consentono l’interazione insegnante-alunni. Nei corsi on demand puoi scegliere che tipo di materiale offrire ai tuoi corsisti: videolezioni, testi, schede pdf, quiz ed esercizi. Consiglio sempre di alternare lezioni video con lezioni sotto forma di testo, con quiz ed esercizi per monitorare l’apprendimento.

Thinkific è la piattaforma che ospita, tra gli altri, anche i miei corsi online, che restano quindi sempre disponibili per gli utenti che li hanno acquistati: l’abbonamento mensile che ho scelto costa 99 dollari, non pone limiti ai corsi offerti né al numero di studenti. Thinkific è in inglese, ma il funzionamento è davvero semplice: è possibile personalizzare la propria pagina di vendita ed interfaccia del corso, dividere gli studenti in gruppi, dare accesso gradualmente alle lezioni, offrire assistenza ai propri studenti tenendo monitorati i loro progressi, offrire il download dei materiali. 

Teachable ha delle funzionalità molto simili a Thinkific, tra cui il numero illimitato di corsi e di studenti, ma si differenzia per il prezzo. Tra i 3 abbonamenti mensili proposti, l’abbonamento basic costa 29 dollari e trattiene il 5% dalla vendita di ogni singolo corso; l’abbonamento premium costa 79 dollari e non ci sono trattenute rispetto alla vendita. Se potessi tornare indietro, forse ci farei un pensierino! 

Udemy è un’altra piattaforma per la vendita di corsi online, ma trattiene il 50% della vendita del singolo corso. Il vantaggio è quello di apparire nella dashboard tramite le keywords con cui i corsisti ricercano i corsi online, ma potresti essere svantaggiato rispetto ai big del settore che avranno più visualizzazioni e recensioni. 

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Spero che ora sia un pò più chiaro il panorama della formazione online!

Se poi vuoi approfondire anche Come scegliere un corso di formazione, qui trovi i miei consigli! 

E ora, buon lavoro!